E' vero o non è vero?I miti sulla perdita dei capelli

Lavare i capelli frequentemente, spazzolarli, dare la colpa al cappello oppure ai casco, sono solo alcune delle leggende metropolitane alle quali le persone credono ancora profondamente e che risultano davvero difficili da sfatare. E’ importante ricordare che molti adulti perdono all’incirca 75-125 capelli al giorno a causa di processi naturali. Il ciclo di vita dei capelli non si manifesta in modo sincrono. Accade infatti che alcuni capelli entrino in uno stato di letargo (telogen) mentre altri escano da questo stato e creano un nuovo capello(anagen).

Tagliare i capelli ne riduce la caduta?

Si tratta di una delle credenze più diffuse ma si tratta di un’idea assolutamente priva di fondamento. Il fusto del capello, cioè la parte visibile e che ne caratterizza la lunghezza, è in realtà costituito da cellule prive di nucleo. Perciò tagliare i capelli non ne impedisce né riduce la caduta. Il follicolo pilifero, situato nel derma, rappresenta invece la parte vitale del capello, ma non trova giovamento in caso in cui si tagli il capello.

Le donne sono immuni alla calvizie?

Innanzitutto si pensa che la calvizie colpisca soltanto gli uomini. Questa idea è del tutto errata. La calvizie femminile è in realtà molto diffusa e affligge il 50% delle donne nel corso della propria vita. Si manifesta in particolare in periodi in cui l’organismo femminile subisce degli sbalzi ormonali, quali la pubertà, la gravidanza e la menopausa. Solo in un terzo delle donne affette da calvizie, invece, la causa è legata a fattori androgeni, come negli uomini. Una delle principali patologie correlate è la sindrome dell’ovaio policistico.

Solo gli anziani sono affetti da calvizie?

Nell’immaginario collettivo, sono gli uomini di mezza età ad affrontare per la prima volta una perdita di capelli. In realtà ricerche evidenziano che circa un terzo dei giovani in età compresa tra i 12 e i 20 anni lamenta forme più o meno avanzate di calvizie. Si tratta nella maggior parte dei casi di alopecia androgenetica, che vede negli ormoni androgeni la principale causa. È essenziale rivolgersi immediatamente a uno specialista che possa consigliare la cura migliore in base alla propria condizione.

E’ vero che lavare i capelli frequentemente ne aumenta la perdita?

No, è dannoso lasciare i capelli sporchi, con ristagno di sebo in eccesso sul cuoio capelluto, che finisce per danneggiare il follicolo; allo stesso modo è però dannoso lavare i capelli frequentemente con shampoo aggressivi.

E’ al contrario di gran beneficio lasciare il cuoio capelluto in ottima pulizia e salute, tramite lavaggi frequenti, anche quotidiani, con shampoo neutri in alternanza ad uno shampoo con potenzialità terapeutiche nella cura della calvizie.

Usare l’ asciugacapelli è dannoso?

Sì, se viene utilizzato a distanza ravvicinata del cuoio capelluto e dei capelli, per lungo tempo, sicuramente l’alta temperatura a cui capelli e scalpo verrebbero sottoposti non farebbero bene né agli strati superficiali della pelle dello scalpo né alla struttura cheratinica del capello. Può al contrario essere positivo asciugare i capelli con un asciugamano, evitando frizioni (che potrebbero spezzare i capelli) ma massaggiando dolcemente il cuoio capelluto per stimolare l’irrorazione dei vasi sanguigni dello scalpo.

È possibile trapiantare i capelli di un donatore?

Sin dagli albori, la chirurgia della calvizie si è occupata di trovare dei rimedi alla perdita dei capelli attraverso sperimentazioni e continui sviluppi.

Ciò che è apparso subito chiaro ai medici è che non è possibile trapiantare capelli da un donatore a un altro paziente poiché l’organismo di quest’ultimo riconosce i follicoli come corpi estranei e li espelle. Il trapianto in Italia è definito, proprio per questo motivo, autotrapianto, poiché i follicoli vengono prelevati da una zona dello scalpo, definita zona donatrice e innestati nella zona affetta da diradamento o calvizie.

Superati i 40 anni, non perderò più i capelli?

La giovinezza non basta per essere immuni dalla caduta dei capelli. Anche per adolescenti e giovani adulti, infatti, è in agguato la calvizie, tanto che ben il 18% di essi, uno su cinque, accusa problemi di perdita di capelli. L’età non ha nulla a che fare con ciò. Se siete geneticamente predisposti a perdere i capelli, li perderete ugualmente. Basta solo essere grati per aver raggiunto i 40 con i capelli ancora intatti.

Lo stress fa cadere i capelli?

In parte è vero, ma ci vuole un evento molto traumatico per causare uno stress sufficiente affinché i capelli cadano. Lo sforzo comune che sperimentiamo giorno per giorno, non farà cadere i capelli. Infatti, alcuni stress possono effettivamente aumentare la produzione di capelli.

Lo stress ed il nervosismo sono comunque nemici del nostro organismo, se viene sottoposto ad essi per lunghi periodi. È necessario recuperare serenità ed equilibrio  per far in modo che i capelli ricrescano e tornino a splendere come un tempo.

 

La maggior parte di ciò che crediamo di conoscere circa la perdita dei capelli sono in realtà dei miti sulla perdita dei capelli. Chi è affetto  da perdita di capelli deve consultare un medico  per avere una diagnosi chiara e precisa.Il medico sarà in grado di dare una spiegazione sul perché della perdita di capelli e potrà consigliare i trattamenti adeguati al caso specifico.

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